IL NOSTRO PAESE


Castel di Ieri è un paese come (forse) ce ne sono tanti: un piccolissimo comune perso tra le montagne dell'Abruzzo aquilano, che un tempo viveva solo di agricoltura e pastorizia e nel dopoguerra è andato via via spopolandosi a causa dell'emigrazione della sua gente alla ricerca di lavoro nelle città, siano esse le vicine Sulmona, L'Aquila e Pescara oppure Roma e le altre grandi città italiane o addirittura straniere.

Le difficoltà di comunicazione, soprattutto d'inverno, hanno fatto il resto: una grande possibilità di sviluppo sarebbe legata al turismo, data la selvaggia bellezza delle nostre parti (siamo nel Parco Regionale del Velino-Sirente), ma una certa mancanza d'iniziativa ancora dura a morire ha finora impedito la crescita di questo settore.

Oggi a Castel di Ieri sopravvive un gruppo di circa 400 "residenti a oltranza"; il paese si popola d’estate fino a raggiungere la stratosferica cifra di 7-800 anime con il ritorno di emigranti vicini e lontani (dall'Italia alla Francia, al Belgio, agli Stati Uniti, al Canada, all'Australia...). Il periodo “clou” va da ferragosto ai primi di settembre e culmina con la festa del santo patrono (San Donato) il giorno 3.

Il clima è molto rigido d’inverno (spesso con neve e ghiaccio) ma eccellente d’estate, con un caldo secco e ventilato.

Arroccato su una collinetta ai margini della vallata Subequana, Castel di Ieri conserva un centro storico pressoché intatto (anche troppo, a volte, diciamo pure diroccato...), dominato da una torre di guardia medioevale (visitabile, con bellissimo panorama sulla valle).

Praticamente (e per certi versi fortunatamente) tagliato fuori dal grande traffico automobilistico anche a causa dell’autostrada A25 che ha deviato il flusso Roma-Pescara dalla vecchia Statale 5 “Tiburtina – Valeria” che lo attraversa, quasi del tutto privo di strutture ricettive o attrezzature turistiche, pure avrebbe un potenziale enorme grazie soprattutto al meraviglioso Monte Sirente che lo sovrasta, una delle poche montagne “dolomitiche” del centro-sud per la sua conformazione.

Abbondano i percorsi per passeggiate ed escursioni a piedi o in mountain-bike, anche se a causa della pressoché totale mancanza di indicazioni è necessario un certo senso di orientamento o la disponibilità di una guida esperta. Abbondano anche i funghi, sempre che le condizioni climatiche non siano troppo balorde come a volte capita...

Come detto, Castel di Ieri fa parte del territorio del Parco Regionale del Velino – Sirente, istituito una decina di anni fa.

Sul suo territorio si trovano altresì resti di templi e tombe italiche, nonché chiese rupestri.

Sostanzialmente, un paese che ha oggi bisogno di un rilancio turistico e di una massiccia dose di rock.

Di certo, una sorpresa per chi lo visiterà in occasione delle “ROCK NIGHTS”!